Mi ricordo che da bambino un giorno la mia maestra mi chiese:
"Eugenio, cosa vuoi fare da grande?"
Credo che tutti abbiano ricevuto questa domanda nella loro vita da piccoli e le risposte spaziano spesso dal pizzaiolo, al pompiere, al poliziotto,
all' astronauta.
Io risposi dicendo:
"Voglio una cosa tutta mia!"
Avevo le idee chiare fin da subito, e poi ce l'ho fatta! A vent' anni, mentre studiavo Scienze Politiche, mi sono detto: perchè non aprire un Beer-Shop?
Sono sempre stato un grande amante delle birre e in quegli anni, a Roma, ci fu il boom delle birre artigianali.
Mi misi subito alla ricerca di un posto e di tutti i mezzi che potevano essermi utili ad aprirne uno. ( Per chi non lo sapesse il beer-shop è un locale, di solito molto piccolo, dove poter acquistare solo birra in bottiglia, proveniete da tutto il mondo. )
L'idea mi era venuta perchè da tempo ne frequentavo uno, che si trovava davanti alla mia scuola superiore e dove avevo iniziato a conoscere tutte le tipologie di birre esistenti. Mi appassionai al prodotto, molto diverso dalle birre industriali, nel sapore, per la qualità e nell'aspetto. Mi affascinavano le etichette, che erano e sono ricche di creatività e completamente diverse l'una dall'altra nello stile.
Dopo alcune ricerche capii che non era poi così semplice aprire un negozio, soprattutto a Roma e con pochi soldi. Trovai dei soci e ci mettemmo presto a lavoro.
Trovammo il posto, in poco tempo perchè ci innamorammo subito di un locale, piccolo ma appartato, ubicato vicino ad una via principale, in un quartiere centrale della città.
Iniziammo subito con i lavori e in poco tempo il locale era pronto.
L' importanza della grafica e del marketing.
La mia passione, e ormai il mio lavoro, mi portavano a girare molti pub e posti come quello che mi apprestavo ad aprire, e fin da subito capii una cosa: dovevamo differenziarci da tutti gli altri. Ma come?
Bisognava arrivare ad un grande numero di persone e farlo diventare un punto di ritrovo per amanti del settore.
E la domanda tornava ad ossessionarmi: Come?
Mi chiusi per giorni interi a pensare e alla fine la risposta mi arrivò parlando con un mio amico grafico.
Per me il grafico corrispondeva più ad una figura mitologica che ad una persona reale che fa cose reali. Da quel momento mi si aprì un mondo.
Rimasi talmente affascinato che mi dissi fin da subito che stavo sprecando tempo in quella facoltà e che avrei potuto seguire questa strada, ma non ebbi il coraggio di cambiare percorso di studi.
In compenso ingaggiai immediatamente il grafico, facendogli disegnare il nostro logo. Tutto ciò che venne dopo, ogni evento, ogni volantino, ogni contenuto nel web, aveva una sua personalità, un carattere che riportava subito alla mente il nostro Beer- Shop: l'identità.
Facemmo il nostro primo volantino, perchè il giorno dell'inaugurazione si stava avvicinando. La grafica era fichissima, trovammo un "motto" adatto, inserimmo il logo in bella vista, e via!
Lo distribuimmo in tutte le strade limitrofe, coprimmo tutto il quartiere, fino all'università, facilmente raggiungibile dal locale. Ne stampammo tantissimi, circa 10 mila.
Il giorno X era arrivato.Il locale apriva alle 16 e avevamo un'oretta scarsa per sistemare gli ultimi dettagli.
C'era gente già davanti alla serranda abbassata. Quel nostro volantino e il passaparola avevano funzionato, quel giorno bloccammo tutta la strada. Quattro ragazzi in un posto di 30 MQ erano riusciti a portare, al loro primo giorno di apertura, circa 5 mila persone.
Beh, direi che come inizio non era male.
La scoperta di Facebook Ads.
Cominciammo a fare eventi e degustazioni, naturalmente ogni volta accompagnate da volantini e grafiche accattivanti, però la spesa era sempre più alta; il progetto grafico, la stampa e la distribuzione avevano un costo che iniziava a farsi un pò pesante, calcolando un evento ogni due settimane.
Era il 2012 e Facebook, pur non essendo popolare come oggi, prendeva piede e soprattutto, ad un certo punto, si fece strada il lato business della piattaforma social, attraverso le sponsorizzazioni.
Ecco che il mio mondo, fatto di volantini e grafiche da collezionare, diventava sempre più grande dandomi delle nuove possibilità.
Alla conquista del web.
Iniziai a smanettare con questa nuova piattaforma e cominciai ad usare le sponsorizzate. Per la mia prima scelsi di pubblicizzare un evento su cui investii 15 euro, 1 euro al giorno per 15 giorni, ottendendo un risultato pazzesco. (Erano altri tempi, ora non potrebbe mai essere cosi!).
Iniziai a investire sempre di più e mi resi conto che avrebbe potuto esserci una svolta. In quel periodo, infatti, non molte persone investivano su Facebook, quindi la piattaforma in cambio di pochi spiccioli dava tantissimia visibilità.
Cominciò a funzionare.Riuscimmo a consolidare la nostra identità, a distinguerci da tutti gli altri, naturalmente non solo per le grafiche e per le ADS di Facebook, ci avevamo messo del nostro! Avevamo creato uno stile, una periodicità dell'offerta, un luogo in cui poter sperimentare ma anche in cui trovare ciò che si desiderava.
La ricerca del prodotto era diventato un pretesto per incontrare i birrai che ormai erano nuovi amici, per visitare città mai viste e, alla fine, ogni viaggio diventava una scoperta.
In quegli anni provammo un numero inquantificabile di birre diverse e conoscemmo moltissimi birrai, che invitavamo a fare degustazioni all'interno del nostro piccolo Beer-shop.
Dopo qualche anno di gavetta decidemmo, insieme ad un piccolo gruppo di persone, di creare un festival di birra artigianale e di street food.
Anche in questo caso mettemmo in campo le tecniche che conoscevamo già, ragionando sulla parte grafica e investendo su Facebook ADS.
Stesse competenze, grandissimi numeri.
Riuscimmo a far arrivare questo evento ad essere un punto di riferimento: in soli tre giorni, in un grande parco, passarono circa 20 mila persone.
Seguirono altre quattro edizioni in cui decidemmo di investire più soldi sulla grafica, affidata ogni anno ad un professionista diverso, scovato in giro per l'Europa in uno dei nostri viaggi.
Le cose iniziano a cambiare.
Con il passare del tempo Facebook ha iniziato a cambiare l'algoritmo e a non dare importanza solo a chi comprava sponsorizzate; con l'aumentare degli utenti investitori aumentava la difficoltà di utilizzo della piattaforma business.
Decidemmo di affidare la gestione della comunicazione ad un professionista,
ne provammo molti e nessuno portava più i risultati che riuscivamo ad ottenere qualche mese prima. Eravamo scontenti e sopratutto non capivamo come fosse possibile che quel servizio cominciasse a costarci tanto senza poter avere dei risultati soddisfacenti.
Dopo tanti anni, le cose cominciarono a cambiare. L' interesse per un mondo che fino a quel momento era il centro della mia vita professionale si stava spegnendo, il mio desiderio di sperimentare nuove realtà fu talmente forte da darmi il coraggio di andare oltre quell'esperienza, con l'idea però, di avviare un'altra attività e di iniziare ad impegnarmi in quello che da una fascinazione divennero una vera e propria passione :la grafica e il marketing.
Gli amici di tutta una vita erano pronti a seguirmi in questo nuovo progetto, così, all'inizio del 2019, nasce Lab 606 Workspace.
Lab è uno spazio polifunzionale, un laboratorio creativo in cui l’idea diventa progetto, un Hub sviluppato su tre livelli che rievocano i tre stadi della creazione: immaginazione – elaborazione – produzione.
Lab 606 si è posto, fin da subito, l’obiettivo di sostenere ogni proposta attraverso un approccio multidirezionale e una ricca rete di servizi. Allo stesso tempo fornisce a studenti, giovani laureati e professionisti una struttura in cui la condivisione di spazi, idee e know-how danno vita ad esperienze e possibili collaborazioni professionali, attraverso la community del coworking.
Avevo imparato moltissimo con l'esperienza del Beer-Shop, e questo mi aiutò ad avere le idee chiare su come impostare la comunicazione per il Lab.
In ogni caso, per riuscire ad avere dei risultati concreti, sapevo che avrei dovuto affidarmi a qualcuno e questo non mi andava più a genio. Ora avevo il tempo e la voglia di rimettermi a studiare e quindi decisi di farlo.
La nuova vita.
Mi sono iscritto subito ad un master di grafica, ho frequentato le lezioni per un anno, per imparare a lavorare sui principali programmi di editing e per la prima volta in vita mia sono stato il primo della classe; sono stato eletto miglior allievo del corso!
Ho iniziato a realizzare tutte le grafiche del Coworking finalmente in completa autonomia, con il mio gusto, il mio stile ed i miei tempi. Non avevo più bisogno di pagare qualcuno che lo facesse per me.
Ora però mi mancava un pezzo: la gestione delle ADS. Era cambiato troppo per poterlo utilizzare con le competenze che avevo acquisito in passato, quindi ho iniziato a spulciare nel web per trovare informazioni: blog, gruppi Facebook, siti specializzati.
Mi sono iscritto ai più svariati corsi on line, ho fatto le mie prime esperienze in alcune piccole agenzie di comunicazione, ho letto innumerevoli pubblicazioni per approfondire le mie conoscenze e finalmente mi sono sentito pronto.
Ho continuato a sperimentare fino ad avere nuovamente buoni risultati, ho trasformato la curiosità degli utenti in conversioni, arricchendo le strategie di comunicazione per la mia attività e sono arrivato ad avere quello che volevo: finalmente ero libero da vincoli anche per gestire questo aspetto del lavoro.
Ad oggi, mi rendo conto che tutto questo è stato possibile solo grazie alla mia determinazione, ad un piccolo grande sacrificio, sia economico che in termini di tempo. Studiare in questo campo non è mai sufficiente, occorre esaminare, testare e razionalizzare i costi per risultati efficienti.
Dopo questo lungo percorso, per cui sono ancora attivo per apprendere ed aggiornarmi, ho pensato di condividere tutte le mie ricerche e i miei studi con voi, per creare una piccola community dove poterci confrontare e poter trovare i giusti consigli e nuove idee, per portare avanti il proprio business.